FERTILITA’ DELLA DONNA: COME CAMBIA IN BASE ALL’ ETA’
Il patrimonio ovocitario di ciascuna
donna viene determinato alla nascita. Negli anni si osserva un progressivo
depauperamento del numero di ovociti rimasti (processo naturale chiamato
atresia) ed un progressivo decadimento della loro qualità che si traduce nel
tempo in una crescente difficoltà di iniziare e portare a termine una
gravidanza. Nel feto femminile intorno alla 20^ settimana di gestazione è
presente la quantità massima di ovociti che equivale a circa 6-7 milioni. Alla
nascita il numero di ovociti diventa nettamente inferiore (1-2 milioni),
quantità che diverrà di 300-5000 mila alla pubertà, di 25 mila all’età di 37
anni e infine di soli 1.000 ovociti all’età di 51 anni.
Si può concludere dicendo che la
diminuzione della fertilità femminile, correlata all’età, dipende dalla
riduzione irreversibile della quantità e della qualità degli ovociti presenti
nelle ovaie di ogni donna. Per fortuna le tecniche di conservazione della
fertilità si evolvono dando la possibilità ad ogni donna di poter intervenire
prima che il tempo le tolga questa possibilità. Come? Nel prossimo articolo ne
continueremo a parlare insieme.
Scritto dal Dr. Francesco Crescenzi
Commenti