FUMO E GRAVIDANZA
Molti
studi scientifici condotti sulle donne dimostrano che fumare ha conseguenze
negative sull’andamento della gravidanza e sul benessere del feto e del
neonato. Si associa ad un aumento di aborti spontanei, di gravidanze
extrauterine in chi fuma più di 20 sigarette al giorno, al rischio di parti
pretermine, alla nascita di neonati con peso più basso (stimato circa 200
grammi in meno in donne fumatrici attive e circa 80 grammi in donne che
subiscono il fumo passivo), e, infine, ad un incremento del rischio di
mortalità perinatale. La nicotina e il monossido
di carbonio attraversano la placenta e questo determina un minor apporto di
ossigeno e una riduzione della circolazione utero-placentare. L’ esposizione
alla nicotina durante la vita fetale avrebbe un effetto negativo sulla
regolazione della respirazione nel sonno del neonato, causandone in alcuni casi
la morte improvvisa (SIDS - sindrome della morte improvvisa del neonato).
Per avere una stima precisa però del danno causato dal fumo, occorrerebbe conoscere la fertilità che avrebbero avuto le donne fumatrici se non avessero fumato, cioè in "condizioni normali", ma questo naturalmente non è possibile.
Per avere una stima precisa però del danno causato dal fumo, occorrerebbe conoscere la fertilità che avrebbero avuto le donne fumatrici se non avessero fumato, cioè in "condizioni normali", ma questo naturalmente non è possibile.
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