Dove recarsi in gravidanza per assistenza in base alla situazione clinica? I punti nascita.
Le domande che ogni donna
in gravidanza deve porsi allo scopo di prevenire complicazioni sono:
Cosa una donna, una coppia o una famiglia devono sapere sull’organizzazione
dell’assistenza alla gravidanza nel proprio territorio?
Quali sono i centri di assistenza prenatale appropriati alla
situazione in cui la donna gravida si potrebbe trovare?
Un sistema organizzativo
capace di garantire un’assistenza prenatale efficace ed efficiente necessita di
servizi specialistici sul territorio (consultori,
ambulatori pubblici e privati) e di punti
nascita nelle strutture ospedaliere in cui, ad ogni parto, venga garantito
un livello appropriato di assistenza. In
Italia l’offerta dei servizi ospedalieri ostetrici e neonatologici è articolata
in TRE LIVELLI FUNZIONALI definiti sulla
base di requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici delle strutture; ma
anche sulla base del numero e della qualifica del personale di assistenza. Anche il numero minimo di parti che una struttura è capace di
svolgere in un anno fa parte dei criteri di assegnazione di un certo livello
funzionale.
Nell’unità ospedaliera
di I LIVELLO vengono assistite gravidanze
fisiologiche e parti non complicati che si prevede terminino con la nascita
di un neonato sano (non affetto da nessuna patologia). Queste strutture possono
assistere parti di età gestazionale superiori alle 35 settimane compiute e
confermate al momento del ricovero in ospedale. Queste, inoltre, devono
effettuare almeno 500 parti durante
l’anno e devono essere collegate con le Unità di II e/o III Livello.
L’unità ospedaliera di
II LIVELLO invece deve accogliere almeno
1000 parti l’anno e deve essere in grado di assistere gravidanze e parti a rischio nonché tutti i neonati patologici che non
rientrano nel III Livello di cura. Dovrebbe garantire inoltre l’assistenza
del neonato di basso peso o di età
gestazionale inferiore alle 35 settimane compiute, purché di peso maggiore ai 1500 grammi e/o con età
gestazionale superiore alle 32 settimane del neonato che presenta patologie e che richieda un’osservazione
costante o cure speciali senza bisogno di cure intensive neonatali.
N.B. Laddove
poi esistano condizioni ottimali e appurate, in termini di casistica,
attrezzature, organici e competenze, i limiti del peso neonatale e dell’età
gestazionale per l’assistenza in strutture di II livello diventano
rispettivamente maggiori di 1250 grammi
e superiori alle 30 settimane. Questo tipo di strutture vengono
riconosciute come unità ospedaliera di II LIVELLO “+”.
La struttura ospedaliera di
III LIVELLO,
invece, è un’unità in cui si attuano almeno
1500 parti l’anno, in grado di assistere gravidanze e parti a rischio elevato, ovvero tutti i nati patologici inclusi quelli bisognosi di
terapia intensiva e/o sub intensiva neonatale (TIN). Dovrebbe garantire
l’assistenza a gravidanze di neonati di età
gestazionale inferiore alle 32 settimane o di peso inferiore ai 1500 grammi.
Livello di assistenza
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Settimana di gravidanza e parto
|
Condizioni e peso neonato
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Parti per anno
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1°
livello
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≥ 35
settimane
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Sano
senza patologie
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Almeno
500
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2°
livello
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< 35
settimane a basso rischio
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Patologico
che non necessita di TIN,peso >1500 gr e/o > 32 settimane
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Almeno
1000
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3°
livello
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< 32
settimane ad alto rischio
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Patologico
che necessita di TIN, peso < 1500 gr e/o < 32 settimane
|
Almeno
1500
|
Possiamo concludere dicendo che l’organizzazione del territorio dovrebbe prevedere l’interazione continua tra strutture ospedaliere di I-II-III livello per garantire così una continuità assistenziale sia ostetrica che neonatale, in grado di far fronte a qualsiasi tipo di evento medico avverso.
Facciamo un esempio pratico. Se ad una donna in
gravidanza si rompe improvvisamente il sacco amniotico prima della 32esima
settimana di gravidanza o da precedenti ecografie ostetriche risulta che il
peso del feto è inferiore a 1500 grammi, non deve recarsi o essere trasportata
in strutture di I e II livello ma solo di III livello.
Fondamentale, perciò, è la conoscenza da parte della partoriente
del livello di assistenza posseduti dagli ospedali ai quali ci si potrebbe
rivolgere.
Dr. Francesco Crescenzi
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