LA GRAVIDANZA FUORI DALL'UTERO
Certe volte, dopo la fecondazione, lo zigote, dopo essere rimasto per
un certo periodo nel canale tubarico, non riesce a raggiungere l’utero e
si ferma invece in una sede inappropriata per il suo successivo
sviluppo. Questo fenomeno si chiama “gravidanza extrauterina”
Certe
volte, dopo la fecondazione, lo zigote, formatosi dall’unione dello
spermatozoo con la cellula uovo, dopo essere rimasto per un certo
periodo (2-5 giorni) nel canale tubarico, non riesce a raggiungere
l’utero e si ferma invece in una sede inappropriata per la crescita e il
suo successivo sviluppo. Quando si verifica questo fenomeno si parla di
“gravidanza extrauterina”(GEU). L’incidenza della GEU è compresa tra lo
0,8% e il 2% del numero totale delle gravidanze. Appare stabile nei
paesi europei, mentre è ancora in aumento negli USA, dove è passata da
4,5 su 1000 gravidanze nel 1970 a 19,7 su 1000 gravidanze nel 1992.
L’incidenza della GEU è giustificata sia
dall’aumento dell’età femminile al momento del concepimento (cui si lega
un aumentato rischio di patologia tubarica acquisita), sia dal
miglioramento delle tecniche diagnostiche. Queste permettono, infatti,
l’identificazione molto precoce delle gravidanze extrauterine e pertanto
anche di quelle che, probabilmente, in passato si sarebbero risolte
spontaneamente in fase preclinica.
Dal punto di vista della localizzazione dell’impianto, la gravidanza extrauterina può essere:
1. Tubarica
2. Ovarica
3. Addominale
4. Intralegamentaria
5. Vaginale
Quando l’impianto avviene nella tuba, la
gravidanza viene detta tubarica. A sua volta la gravidanza tubarica
viene distinta in: interstiziale, quando l’embrione si annida nella
parte interstiziale (centrale) della tuba; istmica, quando il punto di
annidamento è nel tratto istmico della tuba (prima parte della tuba);
ampollare, quando è nel tratto ampollare della tuba, cioè più vicino
all’ovaio.
La gravidanza extrauterina viene detta
ovarica, quando l’embrione si annida sull’ovaio; viene chiamata
tubo-ovarica, quando l’annidamento avviene sull’estremo tubarico (ad
esempio su una fimbria) ed i fenomeni di crescita dei tessuti che si
accompagnano alla gravidanza unificano in un'unica massa l’estremità
della tuba e l’ovaio. La gravidanza extrauterina viene denominata
addominale, quando l’embrione si impianta nella cavità addominale al di
fuori dell’ovaio e della tuba. A sua volta la gravidanza addominale può
essere primitiva o secondaria. È primitiva, quando già dall’inizio
l’embrione si sviluppa nella cavità addominale ed evolve in questa
localizzazione. È secondaria, quando l’embrione dopo essersi impiantato
sulla tuba o sull’ovaio, si sviluppa in un secondo tempo nella cavità
addominale.
La gravidanza extrauterina viene denominata
intralegamentaria quando si sviluppa all’interno del legamento largo
dell’utero, una struttura piena di vasi sanguigni che sorregge la tuba.
Queste gravidanze sono molto rare e devono essere considerate tutte
secondarie. Infine, vi è anche chi menziona la possibilità, invero del
tutto eccezionale, di un annidamento vaginale (gravidanza vaginale). La
sede della gravidanza extrauterina è tubarica nel 98% dei casi. E più
precisamente ampollare nel 78% delle localizzazioni, istmica nel 12%,
fimbrica nel 6% e interstiziale nel 2%. La restante quota è addominale,
cervicale (nel collo dell’utero) ed ovarica.
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