COMBATTERE L'ENDOMETRIOSI CON UNA DIETA EQUILIBRATA
Oltre alle cure mediche basate sulla somministrazione di ormoni per
diminuire il livello degli estrogeni e contrastare l’endometriosi, la
dieta può talvolta concorrere a raggiungere gli stessi scopi, senza
effetti collaterali. È sufficiente introdurre fibre e grassi "buoni"
Una dieta ricca di fibre e grassi "buoni" può contrastare gli effetti dell'endometriosi
L’endometriosi è causata da tessuto endometriale che va ad impiantarsi in sedi diverse dalla cavità
uterina, come le ovaie, i legamenti e il collo dell’utero, l’appendice,
la vescica e l’intestino. Le zone colpite rispondono ai cambiamenti
ormonali come il normale rivestimento dell’utero e possono sanguinare
nello stesso modo durante il ciclo mestruale e provocare dolori
addirittura due settimane prima che la mestruazione abbia inizio.
Infatti, il sangue che origina da queste
emorragie rimane intrappolato e non può fuoriuscire dal corpo come fa
normalmente il sangue mestruale. Questo può provocare infiammazione,
cisti o tessuto cicatriziale fino a danneggiare l’organo e i tessuti.
Tutto ciò genera dolori mestruali sempre più forti, dolori addominali e
dorsali, sterilità, minzione frequente, a volte sangue nelle urine
durante le mestruazioni, rapporti sessuali dolorosi, sanguinamento
rettale, stitichezza o defecazione dolorosa, macchie di sangue nel
periodo premestruale e flusso mestruale molto abbondante.
Oltre alle cure mediche basate sulla
somministrazione di ormoni per diminuire il livello degli estrogeni, la
dieta può talvolta concorrere a raggiungere gli stessi scopi, senza gli
effetti collaterali dei farmaci. Da quanto emerso da una ricerca
pubblicata sulla rivista Fertility and Sterility un buon supporto
dietetico può facilitare il controllo del dolore in donne con
endometriosi che non abbiamo ricevuto beneficio da un intervento
chirurgico. Un altro studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori
dell' università di Roma Tor Vergata, che hanno valutato l'efficacia
postoperatoria di soppressione ormonale o del supplemento dietetico di
vitamine, sali minerali, fermenti lattici e acidi grassi omega 3 e omega
6.
DIETA CONSIGLIATA:
Le fibre
È risaputo che un aumentato consumo di
fibre nella dieta aiuta la digestione ed il buon funzionamento
dell’intestino. Il maggior consumo di fibre determina, anche, una
riduzione degli estrogeni circolanti nel sangue con un minore impatto
sui tessuti estrogeno dipendenti. Si raccomanda di aumentare le fibre
sino al 20-30% nei pasti.
Per questo è necessario aumentare nella propria dieta:
- frumento integrale,
- frutta e vegetali,
- legumi,
- riso integrale.
Omega 3
Un maggior consumo di acidi grassi omega
3 promuove la produzione delle prostaglandine PGE1 che riducono il
livello di infiammazione addominale determinato dalla endometriosi. Si
consiglia un incremento di consumo nella dieta di:
- tonno
- pesce azzurro
- olio di oliva
- oli vegetali
- noci
Latte e derivati
Questi prodotti possono contribuire alla
stimolazione della produzione di prostaglandine PGE2 e PGF2A,
responsabili di alcuni processi infiammatori. Si consiglia pertanto di
ridurre la quantità di questi cibi.
Carni
Il consumo di carni promuove la
produzione di prostaglandine PGF2A. Inoltre, questi cibi, se non
biologici, possono contenere dosi elevate di inquinanti ambientali e
pertanto si consiglia di ridurne il consumo.
Altri cibi da ridurre
- caffeina
- alcol
- cioccolato
- grassi saturi
- burro
- margarina
- bevande ad alto contenuto di zucchero
- carboidrati raffinati
Da evitare
Si consiglia alle pazienti affette da
endometriosi di evitare tutti i prodotti a base di soia per il loro
contenuto di fitoestrogeni.
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