Le malattie dell'ovaio.La prevenzione e le cure possibili
Le patologie che colpiscono l'organo possono essere affrontate con la chirurgia o con la pillola anticoncezionale
L’ovaio può essere interessato da malattie sia benigne che maligne,
le quali possono originare da complessi tissutali ben precisi. I
tessuti ovarici che sono maggiormente colpiti da malattie sono: l'Epitelio
che si chiama cubico per la forma delle sue cellule, detto anche
epitelio di superficie dell’ovaio (formato da un singolo strato di
cellule cuboidali che costituisce la parete dell'ovaio esterna o
“corticale”), cioè la zona dove avviene l’ovulazione; e lo Stroma ovarico,
la zona cosiddetta germinale perché contiene gli ovociti (la parte che
produce gli ormoni ovarici, in particolare estrogeni e progesterone.
La maggior parte delle lesioni benigne
(cisti ovariche) sono di tipo endometriosico, seguite dalle cisti
dermoidi e da quelle funzionali (per esempio un follicolo che non ha
ovulato dopo essere cresciuto). Molto spesso le cisti ovariche sono
piccole sacche piene di liquido che si sviluppano nelle ovaie di una
donna. La maggior parte di queste sono innocue, ma alcune possono
causare problemi come la rottura, sanguinamento o dolore. In questo caso
la chirurgia può essere necessaria per rimuovere la cisti.
Le formazioni benigne che possono originare dall’ovaio sono:
1) Cisti follicolari
2) Cisti luteiniche o corpi lutei cistici
3) Sindrome dell’ovaio policistico
4) Cisti tecoluteiniche
5) Tumori ovarici benigni (solidi, cistici o misti perché c’è l’associazione di una struttura solida e una cistica ossia fluida).
Le neoplasie ovariche benigne più frequenti sono:
- Cisti endometriosica (o endometrioma)
- Cistoadenoma sieroso
- Cistoadenoma mucinoso
- Teratomi , il più frequente è la cisti dermoide (15% di tutte le neoplasie ovariche benigne)
- Tumore di Brenner
- Fibroma ovarico
- Tumore tipo Borderline (cisti che ha caratteri di malignità ma è priva della possibilità di dare metastasi a distanza).
Per quanto riguarda le patologie maligne
la maggior parte sono quelle che derivano dall’epitelio di
rivestimento, meno frequenti quelle derivanti dallo stroma.
La terapia delle patologie ovariche
dipende dall’età, dal tipo e dalla dimensione della cisti e dai sintomi.
Il medico curante ginecologo può suggerire in pratica:
- Una visita di controllo più ecografia dopo qualche mese dalla prima scoperta della cisti se:
- siete in età fertile,
- non avvertite alcun sintomo,
- l’ecografia evidenzia una cisti sola, a contenuto liquido.
L’ecografia pelvica a intervalli regolari è utile per controllare se le dimensioni della cisti aumentano nel tempo.
2. Pillola anticoncezionale
per ridurre il rischio di sviluppare altre cisti durante i cicli
mestruali successivi. I contraccettivi orali hanno anche il vantaggio di
ridurre in maniera significativa il rischio di tumore alle ovaie,
rischio che diminuisce proporzionalmente alla durata dell’assunzione
stessa.
3. Intervento chirurgico
di rimozione della cisti se è di grandi dimensioni, non è di natura
funzionale, le sue dimensioni aumentano o continua a essere presente
anche dopo due o tre cicli mestruali e se provocano dolore o altri
sintomi.
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