Cause infettive dell'infertilità tubarica
Il fattore tubarico rappresenta la principale causa di infertilità femminile. L’incidenza di questa patologia appare molto variabile in base ai diversi studi che sono stati condotti nel corso degli anni. Tra tutte le cause di infertilità femminile il fattore tubarico rappresenta il 16-40% e negli ultimi anni sembra non aver subito grosse modificazioni nonostante i progressi della prevenzione e delle terapie. L’integrità anatomica della tuba è indispensabile per garantire un suo corretto funzionamento.
Il funzionamento della Tuba di Falloppio è molto complesso poiché svolge diverse funzioni: trasporto e nutrimento degli spermatozoi e degli ovociti, intercettazione degli ovociti, mantenimento di un ambiente adatto alla fecondazione, trasporto e nutrimento dello zigote (cellula prodotta dalla fecondazione, ovvero dalla fusione di uno spermatozoo con un ovocita).
Le cause del danno tubarico sono molte. Infiammazioni, infezioni, interventi chirurgici addominali che possono provocare aderenze dei tessuti (iatrogena), endometriosi (malattia cronica originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero detta endometrio in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino) e malformazioni congenite possono essere causa di infertilità tubarica.
Tra queste, la causa più frequente di lesioni tubariche è quella infettiva (80%). A tal proposito vale la pena ricordare che la Clamidya Trachomatis è il germe più spesso evidenziato attraverso la ricerca diretta su tampone cervicale, meglio se associato a tampone uretrale e agli esami del sangue. Un altro germe responsabile del 5-32% delle salpingiti acute (infiammazione di una o di entrambe tube) è la Neisseriae Gonorreae. Esistono, inoltre, diversi organismi anaerobi, i quali, associandosi spesso ai germi Clamidya e Gonococchi, possono provocare dei danni alla tuba o alle tube. Oggigiorno appare ancora controverso il ruolo del germe Ureaplasma Urealitycum e Mycoplasma Hominis. La Tubercolosi Genitale, invece, nei paesi sviluppati rappresenta solo il 6-10% delle cause infettive di lesioni tubariche. Nei Paesi in via di sviluppo, invece, la tubercolosi rimane ancora fortemente endemica e i flussi migratori hanno contribuito negli ultimi anni a una ricomparsa del fenomeno in Paesi in cui appariva completamente debellata. La frequenza di questa malattia è diminuita in maniera considerevole dal 1950 con lo sviluppo della vaccinazione di massa, della terapia antitubercolare e con il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie.
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